Filosofia della religione fra ermeneutica e postmodernità
Ha uno statuto proprio la filosofia della religione? In che rapporto sta con la tradizione inaugurata da Kant, che fa della religione una forma della razionalità umana, e con l’altra tradizione che invece vede in essa un fenomeno storico, irriducibile ad altro? Domande che guidano l’autore nella ricognizione e ricostruzione di temi e autori del Novecento: Rudolf Otto e la scuola fenomenologica, Martin Heidegger, Mircea Eliade, i dibattiti sulla demitizzazione, la morte di Dio , l’ontoteologia, la postmodernità. Un percorso che diviene proposta di una filosofia della religione come ermeneutica del religioso, nella sue contingenze storiche, confessionali e cultuali. Una prospettiva ove l’ascolto e l'interrogazione dei classici si trasforma in originale interpretazione dei loro testi e della cosa stessa in questione.
Pietro de Vitiis è professore ordinario di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma 2 "Tor Vergata". Le sue ricerche si sono orientate verso tematiche di filosofia della religione nel posthegelismo, a partire da Schelling e dal teismo speculativo dell'Ottocento (I.H. Fichte e Ch.H. Weisse) fino all'ermeneutica contemporanea, con particolare riferimento Heidegger e Gadamer, e al decostruzionismo. Principali pubblicazioni: Heidegger e la fine della filosofia (1974), Immanuel Herman Fichte. L'"Aufhebung" del panteismo hegeliano (1978), Ermeneutica e sapere assoluto (1984), Il problema religioso in Heidegger (1995), Prospettive heideggeriane (Morcelliana 2006).
- Autore
- Pietro De Vitiis
- Titolo
- Filosofia della religione fra ermeneutica e postmodernità
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 216
- Collana
- Filosofia
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2010