Proseguendo nella navigazione su questo sito Web, l’utente acconsente all’uso dei cookie .
I cookie vengono utilizzati per offrire all'utente contenuti in linea con i suoi interessi e per consentire transazioni sicure. Fare clic qui per ricevere ulteriori informazioni.
ATTENZIONE: Gentile cliente, purtroppo a causa dell'emergenza nazionale per il coronavirus non siamo in grado di garantire tempestivamente le spedizioni dei libri. Eventuali ordini ricevuti saranno evasi il prima possibile.
In Stock
Attenzione: Ultimi articoli in magazzino!
Disponibile dal:
autore | Mario Dal Prà |
editore | MORCELLIANA |
pagine | 208 |
prezzo in euro | 18 |
data pubblicazione | 06/02/2015 |
collana | FILOSOFIA |
EAN | 9788837227562 |
Scrive Hegel: «Niente vien saputo che non sia nell’esperienza». Come si concilia questa affermazione con il sistema idealistico hegeliano? Mario Dal Pra, tra i più insigni storici della filosofia del Novecento, si propone qui di dare risposta a tale interrogativo esaminando le opere di Hegel e ponendole in dialogo con quelle di Hume, Kant e Marx. Anticipando, con finezza e rigore, un tema di studio sorto nella filosofia angloamericana degli ultimi anni – a opera di John McDowell, Robert Pippin, Robert Brandom –, Dal Pra pone inoltre a confronto l’idealismo hegeliano con il neoempirismo novecentesco, con particolare interesse a John Niemeyer Findlay e alla sua interpretazione di Hegel, inteso come un possibile “empirista critico-metafisico”. Per Dal Pra, Hegel si muove sempre tra due posizioni contrapposte: da un lato vuol mostrare la costituzione dialettica dell’esperienza, dall’altro ne dà una giustificazione metafisica totalizzante; ammette il dato di fatto e lo “uccide” speculativamente. Si può allora concedere alla dialettica una funzione euristica che, depurata della sua natura metafisica, conosca la relazionalità della realtà, ma Hegel sembra così, paradossalmente, ammettere la finitezza della ragione umana. Per Dal Pra Hegel potrebbe essere, suo malgrado, un “realista”.
MARIO DAL PRA (1914-1992) si è occupato nei suoi studi di ogni periodo della storia della filosofia, innovando il metodo storiografico, come testimonia anche la «Rivista di storia della filosofia» da lui fondata nel 1946. Professore di Storia della filosofia presso l’Università degli Studi “Statale” di Milano, dal 1946 al 1981, ha contribuito a formare generazioni di allievi e di studiosi. Tra le sue opere: Condillac (1942); Lo scetticismo greco (1950); Nicola d’Autrecourt (1951); La dialettica in Marx (1965); Hume e la scienza della natura umana (1973); Studi sull’empirismo critico di Giulio Preti (1988).
16,50€
15,00€
22,00€
16,00€
28,00€
35,00€
24,00€
25,00€
16,50€
18,50€
35,00€
20,00€
28,00€
18,50€
15,00€
42,00€
45,00€
25,00€
40,00€
39,00€
39,00€
28,00€
22,00€
23,00€
21,00€
20,00€
24,00€
30,00€
35,00€
16,00€