Rousseau e le pedagogie dell'assenza
I concetti di “assenza” e “supplemento” – oggetto di importanti riflessioni in De la grammatologie (1967) di Jacques Derrida – appartengono al vocabolario intellettuale di Rousseau e questo volume vuole rileggerne la funzione, alla luce della storiografia degli ultimi cinquant’anni, che talvolta ha ripreso e discusso le intuizioni di Derrida. La ricerca, che attraversa gli specialismi (filosofici, politologici, pedagogici, letterari, musicologici), si sviluppa attraverso l’analisi di diversi nodi tematici. Tra questi, la rielaborazione rousseauiana della tradizione dei moralisti francesi, allo scopo di decifrare la “società dello spettacolo” del XVIII secolo e il connesso ruolo “spettacolare” del philosophe, nonché la relazione tra il pensiero di Rousseau e la storia del romanzo settecentesco, con il conseguente carattere “narrativo” della sua proposta filosofica e educativa, illustrata attraverso le “storie d’amore” della Nouvelle Héloïse e dell’Émile.
Filippo Sani è professore associato di Storia dei processi formativi presso l’Università di Sassari. Tra le sue opere: Collegi, seminari e conservatori nella Toscana di Pietro Leopoldo (La Scuola, 2001) e Educazione e retorica nell’età delle “Querelles”. Charles François Houbigant e il “De la manière d’Etudier et d’Enseigner” (Vita e Pensiero, 2003). Con Fabio Pruneri ha curato L’educazione nel Mediterraneo nordoccidentale. La Sardegna e la Toscana in età moderna (Vita e Pensiero, 2008).
- Autore
- Filippo Sani
- Titolo
- Rousseau e le pedagogie dell'assenza
- Marchio editoriale
- Els La Scuola
- Pagine
- 160
- Collana
- Saggi
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2018