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sottotitolo | Nuova edizione con Prefazione di Piero Stefani |
autore | Agostino Bea |
editore | EDITRICE MORCELLIANA SRL |
pagine | 192 |
prezzo in euro | 16,5 |
data pubblicazione | 13/03/2015 |
collana | STORIA |
EAN | 9788837228644 |
Il più autorevole e infaticabile tra i fautori cattolici del riavvicinamento tra la Chiesa e il popolo ebraico, del superamento definitivo di incomprensioni, diffidenze, ostilità, fondate su credute ragioni religiose che hanno contribuito nel corso dei secoli al nascere dell’infausto fenomeno dell’antisemitismo, offre in questo libro la trama teologica della sua lunga opera e insieme il commento alla Dichiarazione conciliare sulla relazione della Chiesa con le religioni non cristiane; principalmente alla parte che si riferisce agli Ebrei (28 ottobre 1965).
È un passo decisivo e irreversibile che la Chiesa ha compiuto, nell’approfondita fedeltà alla verità biblica, riconoscendo e proclamando che non si può parlare di una colpa collettiva del popolo ebraico, nella passione e morte di Cristo: non per tutti gli Ebrei palestinesi o della diaspora allora viventi, e tanto meno per quelli dei secoli successivi fino ai nostri giorni. È la vittoria della fede, nella sua formulazione esatta, purificata, sopra certe rappresentazioni e convinzioni volgari secondo cui il popolo ebraico è oggetto di una riprovazione o ripudio assoluto di Dio, e perciò soggiace a un destino di dannazione, e di persecuzione anche terrena, a giusto motivo. È l’assenso cordiale alla parola paolina secondo cui le «promesse di Dio sono irrevocabili» e perciò il Signore ha sempre cari gli Ebrei e si riserva, entro la fine dei tempi, di integrarli al suo popolo nuovo, che attende la gloria nella sua Parusia.
Un’Appendice, in cui sono riportate la Dichiarazione e le quattro relazioni tenute dall’Autore nell’Aula conciliare per raccomandare l’approvazione del Documento (talune qui tradotte per la prima volta), aggiunge valore storico al libro, che è un messaggio di fattivo ottimismo cristiano.
AGOSTINO BEA (1881-1968), gesuita e biblista tedesco, nominato cardinale da papa Giovanni xxiii, è stato un pioniere dell’ecumenismo e del dialogo ebraico-cristiano nella Chiesa cattolica. Per una sua biografia resta di riferimento il volume di S. Schmidt, Agostino Bea. Il cardinale dell’unità, Città Nuova, Roma 1987.
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