Atti degli Apostoli

Gli Atti degli apostoli, la seconda grande narrazione neotestamentaria di cui siamo debitori a Luca, il "caro medico", sta godendo ai nostri giorni di una rinnovata attenzione per gli incitamenti ad affrontare, quale comunità del Salvatore risorto, l’incontro con una temperie sociale analoga, nell’abissale lontananza bimillenaria, a quella koinē ellenistico-romana. È un testo tuttavia che per la ricerca esegetica fino ad oggi suscitata domande sul suo valore storico : ad esempio, il problema dei rapporti cronologici tra gli eventi riportati negli  Atti e riferiti o accennati nelle Lettere di Paolo. Non vi è da stupirsene, se è vero che Luca, secondo una concezione ancora prevalente, è "il primo storico cristiano" (M. Ddibelius): il problema si ridimensiona quando si comprende che gli Atti, proprio come il Vangelo dello stesso autore, intendendo esporre la storia della salvezza. Quindi l’opera ha inequivocabilmente un ‘orientamento teologico, è annuncio e predicazione in forma di racconto storico: tale aspetto è messo in risalto in questo commento. Di conseguenza l’impostazione d’esso, secondo la concezione Regensburger Neus Testament,si articola in tre passi ormai collaudati :I. Analisi (letteraria della storia della tradizione e della redazione ); II Esegesi (versetto per versetto); III. Evidenziazione degli aspetti importanti teologici e parenetici, anche in vista dell’omelia o dell’approfondimento del messaggio biblico nel nostro tempo. Sono poi importanti gli excursus(ad esempio sull’ascensione di Gesù, sull’apostolato e le testimonianze, aul battesimo cristiano, sulle origini e la gioventù di Saulo-Paolo, sulla morte di Stefano, sulla Chiesa- Comunità, e i suoi titolari…)

Josef Zmijewski(1940) Insegna esegesi Neotestamentaria alla Facoltà teologica di Fulda. Tra le su pubblicazioni ricordiamo: Paulus-Knecht und Apostel Christi(KBW,  Stuntgard 1986);Das Neue Testament- Quelle Christlicter Theologie und Glaubenspraxis. Aufsätze zum Neun Testament und seiner Aulegung (KBW, Stuntgard 1986).