Il giudaismo conservative
Questa prima traduzione di Emet ve-emunà (Verità e fede) ha un duplice significato: se per un verso contiene le Dichiarazioni su principi e valori del giudaismo conservative elaborate alla fine degli anni 80 del Novecento, dall’altro è un momento di chiarificazione interno alla stessa comunità in relazione al pensiero filosofico e teologico di suoi alcuni grandi rappresentanti, come Abram Joshua Heschel. Conservative – aggettivo pressoché intraducibile in italiano – indica una visione del giudaismo coerente e al tempo stesso pluralista in merito ai temi problematici introdotti dall’epoca moderna: il movimento femminile, le scoperte tecnologiche, la ricerca biomedica, la questione nucleare. Distinguendosi sia dal giudaismo riformato sia da quello ortodosso, questa corrente ha la statura di un pensiero ma è orientato all’azione, è ancorato alla tradizione e al tempo stesso teso a rispondere ai problemi dell’oggi. Al di là di facili contrapposizioni fra dottrine, leggerne i fondamenti, che pur descrivono una particolare identità religiosa, fa scorgere volti di quel giudaismo non riducibili al caso isolato – quello americano - e intravvedere un modello anche per le comunità ebraiche italiane ed europee proprio nel loro confronto con la modernità.
MASSIMO GIULIANI è professore associato di Studi ebraici all'Università di Trento. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Le tende di Abramo. Un'eredità comune (Il Margine 2007), Eros in esilio. Letture teologico-politiche del «Cantico dei cantici» (Medusa Edizioni 2008). Presso la Morcelliana ha pubblicato: Auschwitz nel pensiero ebraico (1998), Cristianesimo e Shoà (2000), Il pensiero ebraico contemporaneo (2003) e ha curato: G. Scholem, Educazione e giudaismo. Un dialogo pedagogico (2007).
- Autore
- Massimo Giuliani
- Titolo
- Il giudaismo conservative
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 216
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2010