Lo spirito europeo
«Se vogliamo darle dei nomi – afferma Jaspers nel discorso del 1946 qui pubblicato –, l’Europa è la Bibbia e l’antichità. L’Europa è Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, è Fidia, è Platone e Aristotele e Plotino, è Virgilio e Omero, è Dante, Shakespeare, Goethe, è Cervantes e Racine e Molière, è Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Rembrandt, Velàzquez, è Bach, Mozart, Beethoven, è Agostino, Anselmo, Tommaso, Niccolò Cusano, Spinoza, Pascal, Kant, Hegel, è Cicerone, Erasmo, Voltaire. L’Europa è nei duomi e nei palazzi e nelle rovine, è Gerusalemme, Atene, Roma, Parigi, Oxford, Ginevra, Weimar, l’Europa è la democrazia di Atene, della Roma repubblicana, degli svizzeri e degli olandesi, degli anglosassoni». Ma essa non è un museo e non è nemmeno identificabile con uno di questi momenti: per definirne la natura bisogna risalire alla sua origine più profonda, dove libertà, storia e scienza danno vita a una sempre nuova e rinnovantesi trasformazione. Non si è europei, ma lo si diventa stando in equilibrio sull’orlo di questa origine.
KARL JASPERS (1883-1969) è stato uno dei maggiori filosofi tedeschi del Novecento. Per Morcelliana ricordiamo le traduzioni di Il male radicale in Kant (2011) e, scritto con R. Bultmann, Il problema della demitizzazione (20182), entrambe curate da Roberto Celada Ballanti. Sommario
- Autore
- Karl Jaspers
- Titolo
- Lo spirito europeo
- A cura di
- Roberto Celada Ballanti
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 80
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2019