Meditazione buddhista
L’autore mette in risalto la specificità della meditazione buddhista, basata su una modalità essenziale: la consapevolezza come presenza a se stessi e, nello stesso tempo, presa di distanza dal mondo. Questo genere di meditazione – qui indagata seguendo i testi antichi del Canone Pali (I sec. a.C.) – ha una valenza spirituale che permette di afferrare il significato anche esistenziale del buddhismo: essa è un valido antidoto contro le situazioni di disagio e ansia tipiche della nostra cultura. È però soprattutto il suo valore conoscitivo a essere qui indagato: il metodo proposito per prendere coscienza di sé – e la sua forza mistica di possibile via al nirvana – costituisce un fertile terreno di dialogo tra scienze cognitive e fenomenologia, che sono invitate a riconoscersi reciprocamente integrandosi per giungere a un’autentica concezione dell’io nel suo rapporto con la trascendenza.
ALDO NATALE TERRIN, professore emerito dell'Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina a Padova, ha pubblicato per l’editrice Morcelliana: Il rito (1999), Mistiche dell’Occidente (2001), Religione e neuroscienze (2004), L’Oriente e noi (2007), La religione (2008), Religione visibile (2011), Il mito delle acque in Oriente (2012), Liturgia come gioco (2014) e ha curato, di R. Otto, Il sacro (2011).
- Autore
- Aldo Natale Terrin
- Titolo
- Meditazione buddhista
- Sottotitolo
- Per una fenomenologia del corpo e della mente
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 208
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2016