Ontologia e realtà
Vi sono testi nei quali un autore riesce, in poche pagine, a offrire un compendio illuminante del proprio pensiero. È il caso di questo saggio di Nicolai Hartmann. Nato come discorso di apertura a una discussione, nel 1931, con altri filosofi tedeschi, lo scritto affronta alcune questioni decisive della filosofia: che cos’è la realtà, come la si conosce, ha senso l’obiezione scettica sulla inconoscibilità delle cose in sé? Domande alle quali Hartmann, andando contro l’opinione del neokantismo e della fenomenologia, risponde con il suo realismo centrato sull’eccedenza del reale rispetto a ogni attività conoscitiva del soggetto. Un realismo duro, disincantato, che appare inattuale. Tuttavia la sua classicità – come mostra il dibattito qui riportato con Max Dessoir, Heinz Heimsoeth, Moritz Geiger, Helmuth Plessner, Kurt Huber, Helmut Kuhn... – sta nel delineare i lineamenti di un’ontologia insieme rigorosa e problematica.
NICOLAI HARTMANN (1882-1950) è stato uno dei maggiori filosofi tedeschi del Novecento. Fra le sue opere si ricordano Nuove vie dell’ontologia (ELS La scuola, 2017) e Ontologia dei valori (Morcelliana, 20202).
- Autore
- Nicolai Hartmann
- Titolo
- Ontologia e realtà
- A cura di
- Giuseppe D'Anna - Renato Pettoello
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 256
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2021
- Numero di edizione
- 2
- Prima edizione
- 2009