La nascita dell'ermeneutica
Nella seconda metà del Novecento l’affermazione dell’ermeneutica filosofica – che concepisce la comprensione come struttura ontologica fondamentale – segna una netta presa di distanza dall’ermeneutica tradizionale, legata all’interpretazione di testi scritti. A cavallo fra queste due posizioni si colloca il saggio di Dilthey, la cui indicazione principale sta nel riconoscere che ogni ricorso a questa disciplina non può prescindere da un confronto con la sua complessa e lunga evoluzione storica: dal mondo greco al cristianesimo, dal Rinascimento all’Illuminismo. In quella che è la prima ricostruzione organica della teoria dell’interpretazione, l’autore riflette sulle possibilità e sui limiti di questo paradigma filosofico e si impegna a definire il ruolo dell’ermeneutica come conoscenza scientifica dell’individuale, che costituisce l’obiettivo delle scienze dello spirito. Un classico che esercita ancora un influsso determinante, qui per la prima volta con testo tedesco a fronte.
Wilhelm Dilthey (1883-1911) è considerato uno dei principali rappresentanti della filosofia tra Otto e Novecento, formatosi nell’alveo della grande scuola storica tedesca. Tra le sue opere principali, disponibili in traduzione italiana, ricordiamo: Esperienza vissuta e poesia (Il melangolo, 1999); Scritti filosofici (1905-1911) (utet, 2004); Introduzione alle scienze dello spirito (Bompiani, 2007); La vita di Schleiermacher (2 voll., Liguori, 2008-2010).
- Autore
- Wilhelm Dilthey
- Titolo
- La nascita dell'ermeneutica
- Sottotitolo
- Testo tedesco a fronte
- A cura di
- Francesco Camera
- Marchio editoriale
- Schole'
- Pagine
- 144
- Collana
- Classici del pensiero
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2023
- Numero di edizione
- 1