Confini
Puntare l’attenzione sulla formazione della nazione al centro è prospettiva ben diversa che guardare ai suoi margini, dove la ricerca di una propria fisionomia si configura nel confronto con quella di altri popoli. I rapporti qui si intrecciano dando forma a un disegno complesso, data l’evoluzione continua dei confini d’Italia, così come le narrazioni dei progetti di autonomia nazionale di volta in volta proposti. Sorprende l’immagine di un paese che dall’angolazione delle sue frontiere appare molto diverso da come si è proposto attraverso una ricostruzione mirata della sua storia e della sua letteratura. Le differenze profonde che segnano, ad esempio, la cultura trentino/alto atesina e quella triestino/giuliana sono evidentemente dovute non solo a motivi geografici, economici, morali, ma anche ai conflitti ideologico-politici che hanno talmente inciso gli animi da confermare l’idea che una demarcazione forte tra popoli esista. Così come il diniego degli svizzeri italiani a voler far parte della madre patria pone dei dubbi anche sulla capacità unificante della lingua. In un momento così delicato per l’unità europea può valere la pena interrogarsi sui motivi che l’hanno resa così fragile.
Cristina Benussi è professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere di Trieste. Fra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Scrittori di terra, di mare, di città. Il romanzo italiano tra storia e mito (Pratiche 1998); La forma delle forme. Il teatro di Italo Svevo (Edizioni Università di Trieste 2007); Cambiare il mondo. Viaggio nel pensiero femminile (Unicopli 2014).
- Autore
- Cristina Benussi
- Titolo
- Confini
- Sottotitolo
- L'altra Italia
- Marchio editoriale
- Schole'
- Pagine
- 192
- Collana
- Saggi
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2018