Frontiere aperte
Che cosa significa “conoscere” nel contesto contemporaneo? Confrontando i diversi modelli di conoscenza che sono stati proposti dall’età moderna ai giorni nostri, emerge l’insufficienza del paradigma che si è imposto con la nascita della scienza moderna e che si è rafforzato con il positivismo, ma che in seguito ha mostrato le prime crepe con la cosiddetta crisi dei fondamenti, da cui è derivata la necessità di elaborare una nuova proposta epistemologica che tenga conto della complessità del reale. A tale complessità si può fare fronte con un nuovo modello di conoscenza che, da un lato, privilegi un approccio sistemico – in grado di considerare non solo i fenomeni isolati, ma anche le loro relazioni – e, dall’altro, possa promuovere una prospettiva transdisciplinare che non esclude la specializzazione, pur favorendo il dialogo fra discipline diverse, fra le scienze e altre forme della cultura.
Roberta Corvi è professoressa ordinaria di Filosofia teoretica presso l’Università Cattolica di Milano, dove insegna Teorie della conoscenza in età contemporanea e Filosofia della mente. Le sue ricerche riguardano principalmente temi di carattere epistemologico, cui ha dedicato numerosi contributi in riviste e in volumi, oltre ad alcune monografie, tra le quali: I fraintendimenti della ragione. Saggio su P.K. Feyerabend (Vita e Pensiero, 1992); An Introduction to the Thought of Karl Popper (Routledge, 1997); Ritorno al pragmatismo. L’alternativa Rorty-Putnam (Mimesis, 2017).
- Autore
- Roberta Corvi
- Titolo
- Frontiere aperte
- Sottotitolo
- Verso un'epistemologia transdisciplinare
- Marchio editoriale
- Schole'
- Pagine
- 224
- Collana
- Saggi
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2023
- Numero di edizione
- 1