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PRESENTAZIONE
Ignorare il comportamento problematico, sopportarlo in silenzio, criticare aspramente, fare la predica, punire... ecco alcuni degli atteggiamenti più comuni tenuti da insegnanti ed educatori di fronte al minore irrequieto, disturbante. Strategie in molti casi banali, ripetitive, che si dimostrano il più delle volte inefficaci. Non di rado leducatore giunge a percepirsi impotente e inutile di fronte al ripetersi delle situazioni. Cosa fare allora? In realtà, il disagio del minore è sempre lespressione di bisogni sotterranei, inespressi che producono spesso atteggiamenti paradossali: per esempio, mentre vorrebbe affetto, mostra aggressività. Occorre dunque far emergere questi bisogni reali, per poter poi attuare strategie educative efficaci atte a ridurne gli effetti di disagio. Il presente lavoro, oltre a definire un riferimento per lattività del counseling educativo, ancora poco sviluppata in Italia, intende offrire a tutti gli educatori indicazioni e strumenti concreti sia per la comprensione dei bisogni complessi che sottostanno al disagio manifestato dai minori, sia per lelaborazione di strategie di intervento efficaci.
SOMMARIO
COUNSELING: DEFINIZIONI E SITUAZIONE ATTUALE - LA SCELTA DI UN QUADRO DI RIFERIMENTO PER IL COUNSELING EDUCATIVO - MOMENTI NEL COUNSELING EDUCATIVO DI ANALISI TRANSAZIONALE - I DESTINATARI DEL COUNSELING EDUCATIVO - IL CONTRATTO NEL COUNSELING EDUCATIVO - GLI INTERVENTI DELLEDUCATORE NELLE SITUAZIONI COMPLESSE - LE OPZIONI NEL COUNSELING EDUCATIVO - LE TECNICHE NEL COUNSELING EDUCATIVO SECONDO LANALISI TRANSAZIONALE - COUNSELING E SITUAZIONI EDUCATIVE COMPLESSE: LINTERVENTO DELLEDUCATORE
Ignorare il comportamento problematico, sopportarlo in silenzio, criticare aspramente, fare la predica, punire... ecco alcuni degli atteggiamenti più comuni tenuti da insegnanti ed educatori di fronte al minore irrequieto, disturbante. Strategie in molti casi banali, ripetitive, che si dimostrano il più delle volte inefficaci. Non di rado leducatore giunge a percepirsi impotente e inutile di fronte al ripetersi delle situazioni. Cosa fare allora? In realtà, il disagio del minore è sempre lespressione di bisogni sotterranei, inespressi che producono spesso atteggiamenti paradossali: per esempio, mentre vorrebbe affetto, mostra aggressività. Occorre dunque far emergere questi bisogni reali, per poter poi attuare strategie educative efficaci atte a ridurne gli effetti di disagio. Il presente lavoro, oltre a definire un riferimento per lattività del counseling educativo, ancora poco sviluppata in Italia, intende offrire a tutti gli educatori indicazioni e strumenti concreti sia per la comprensione dei bisogni complessi che sottostanno al disagio manifestato dai minori, sia per lelaborazione di strategie di intervento efficaci.
SOMMARIO
COUNSELING: DEFINIZIONI E SITUAZIONE ATTUALE - LA SCELTA DI UN QUADRO DI RIFERIMENTO PER IL COUNSELING EDUCATIVO - MOMENTI NEL COUNSELING EDUCATIVO DI ANALISI TRANSAZIONALE - I DESTINATARI DEL COUNSELING EDUCATIVO - IL CONTRATTO NEL COUNSELING EDUCATIVO - GLI INTERVENTI DELLEDUCATORE NELLE SITUAZIONI COMPLESSE - LE OPZIONI NEL COUNSELING EDUCATIVO - LE TECNICHE NEL COUNSELING EDUCATIVO SECONDO LANALISI TRANSAZIONALE - COUNSELING E SITUAZIONI EDUCATIVE COMPLESSE: LINTERVENTO DELLEDUCATORE
- sottotitolo
- Strategie per la gestione dei problemi formativi
- autore
- Amenta Giombattista
- pagine
- 208
- data pubblicazione
- 14/03/2014
- EAN
- 9788835097273
- CategoriaEditore
- S
- CodiceStatoDisp
- D
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