Nelle pagine di Dobraczynski si dipanano intricate vicende, dense di passioni politiche e cupidigie di potere, nel teatro inquieto di una Polona sempre vigile sui mobili confini, tra Moscoviti, Cosacchi, Tartari, Lituani, Ungheresi. Superbi comandanti militari, vescovi e primati dai costumi principeschi, custodi della religione cristiana ma insieme implicati in trame e congiure, la poetica apparizione di un re senza vigore come Michele Wisniowiecki, formano lo sfondo dai colori violenti su cui si staglia la figura di colui che l'Europa intera acclamerà come suo salvatore alla liberazione di Vienna dall'assedio dei Turchi (1683). Il contrappunto alla tumultuosa peripezia pubblica è costituito dall'amore tormentato di Sobieski per Marysienka, l'affascinante e capricciosa francese Maria Casimira de la Grange d'Arquien; egli tuttavia, con una lotta assidua per superare le remore del sentimento privato, entra nell'alone dell'epopea divenendo eroe della cristianità, oltreché del suo paese, sconfiggendo con gli eserciti polacco e imperiale l'immensa armata di Kara Musttafà. Lontani i fragori delle battaglie, svaniti gli splendori della reggia, nell'Epilogo risuona per Marysienka, in mesta solennità, il sic transit gloria mundi.
Jan Dobraczynski (Varsavia, 1910-1994) è stato il maggior romanziere cattolico polacco del '900. Le sue numerose opere - in prevalenza romanzi di argomento storico e biblico - sono state tradotte in più lingue e hanno conosciuto anche in Italia un enorme successo. Pubblicati e più volte ristampati da Morcelliana ricordiamo: L'ombra del Padre. Il romanzo di Giuseppe; Lettere di Nicodemo. La vita di Gesù; La folgore colpisce per la terza volta. Il romanzo di Giovanni Battista; Chiunque vi ucciderà... Il romanzo di Giovanna d'Arco; Deserto. Il romanzo di Mosè; da ultimo, Nella terra di Gesù. Il quinto Vangelo.
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