L’esilio è, per così dire, la cifra del pensiero di María Zambrano. Una condizione esistenziale, vissuta e pensata nei suoi fondamentali momenti (sradicamento, abbandono, solitudine, esser nulla), a partire dalla quale elabora la sua originale teoria della conoscenza: l’essere che noi siamo non è solo un cogito, un soggetto cartesiano, ma appunto un essere che patisce. La ragione in grado di coglierlo, che esce allo scoperto nell'esilio, è una ragione intuitiva prima che discorsiva e razionale: capace di rivelare.
Emblematici in tal senso gli scritti sull'esilio – e dall'esilio – qui per la prima volta tradotti in italiano e tratti in gran parte da un’opera progettata dalla filosofa e rimasta incompiuta: l’esilio appare il luogo metafisico di tale “rivelazione”, vera patria dove l’essere rinasce libero dalle coercizioni del pensiero dogmatico.
MARÍA ZAMBRANO è ritenuta una delle maggiori protagoniste della storia della filosofia del ’900. Morcelliana dell’autrice ha già pubblicato Donne (2006), a cura di S. Zucal, e vi ha dedicato il fascicolo monografico di «Humanitas» 1-2 (2013), María Zambrano. La politica come «destino comune».
ARMANDO SAVIGNANO, ordinario di Filosofia morale all’Università di Trieste, ha tradotto opere dei maggiori pensatori spagnoli. Per Morcelliana ha curato, di X. Zubiri, Il problema filosofico della storia delle religioni (2014) e ha pubblicato Storia della filosofia spagnola del xx secolo (2016).
- autore
- María Zambrano
- editore
- EDITRICE MORCELLIANA SRL
- pagine
- 256
- curatore
- A cura di Armando Savignano
- prezzo in euro
- 18
- data pubblicazione
- 05/07/2016
- collana
- PELLICANO
- EAN
- 9788837229153
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D