Fin dall’epoca dei primi testi scritti in lingua giapponese, grazie anche all’influsso delle tradizioni di pensiero cinesi e coreane, abbiamo testimonianze di un’esperienza filosofica strutturata e ben argomentata, volta a sondare tematiche quali la specificità della natura umana, la possibilità della coesistenza armonica in società, la comprensione autentica del reale, i fondamenti del vivere etico. Ripercorrere le tappe principali della storia del pensiero giapponese fino all’età contemporanea è un’occasione per poter verificare l’effettiva estensione del significato del termine “Filosofia”, per valutare le peculiarità strutturali di una lingua-pensiero distante da quella europea, e anche per considerare le possibilità e i limiti del confronto interculturale.
Marcello Ghilardi insegna Estetica all’Università di Padova. Le sue ricerche si concentrano su alcune tradizioni di pensiero di Cina e Giappone e sulla possibilità di un pensiero interculturale. Tra i suoi libri più recenti: Filosofia dell’interculturalità (Morcelliana, 2012); Il vuoto, le forme, l’altro (Morcelliana, 2014); The Line of the Arch (Mimesis International, 2015); L’estetica giapponese moderna (Morcelliana, 2016).
Il maestro: “L’illuminazione si può raggiungere, dice, solo percependo il nulla”. Il discepolo chiede ancora al maestro: “Tu dici: Nulla. Ma non è già un qualcosa da percepire?” Il Maestro: “Vi è certamente un percepire, ma il suo oggetto non costituisce un ‘qualcosa’”. Il discepolo: “Se non costituisce un qualcosa, cos’è il percepire?” Il Maestro: “Percepire dove non vi è assolutamente alcun oggetto, quello è il vero percepire”. (Izutsu Toshihiko, La filosofia del buddhismo Zen)
- autore
- Marcello Ghilardi
- editore
- SCHOLE'
- pagine
- 190
- prezzo in euro
- 16.5
- data pubblicazione
- 2018
- collana
- PROFILI FILOSOFIA
- EAN
- 9788828400226
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D