Le esperienze educative di don Bosco, Maria Montessori e don Milani possono essere lette in un “alveo storico” comune che ha il suo momento di avvio nel Risorgimento, con Antonio Rosmini, e delineano un preciso indirizzo pedagogico, un “Metodo Italiano”. Tra i suoi caratteri peculiari spiccano la tensione emancipatrice dell’impegno educativo, secondo una dialettica di libertà/liberazione, in riferimento alla dignità umana offesa in molti contesti, e l’attenzione alla Persona, integralmente considerata in tutte le sue dimensioni (compresa quella religiosa) e nel concreto del singolo individuo, con le sue potenzialità personali, sempre presenti e da coltivare, stimolandone la libera creatività (non la persona per l’educazione, ma l’educazione per la persona). Il sistema o metodo preventivo di don Bosco si precisa nella carità intellettuale, il metodo Montessori nella pedagogia della libertà e l’esperienza della scuola di Barbiana di don Milani si definisce nel contesto dell’educazione emancipatrice. A dimostrazione che i percorsi del Metodo Italiano – qui per la prima volta ricostruiti con rigore – sono di sorprendente attualità.
Fulvio De Giorgi è professore ordinario di Storia dell’educazione presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: La Repubblica grigia. Cattolici, cittadinanza, educazione alla democrazia (La Scuola, 2016); La scuola italiana di spiritualità. Da Rosmini a Montini (Morcelliana, 2020). Ha curato il Manuale di Storia della scuola italiana (con F. Pruneri e A. Gaudio, Scholé, 2019); la Storia della pedagogia (Scholé, 2021) e i testi di Maria Montessori Dio e il bambino e altri scritti inediti (La Scuola, 2013) e Il Peccato Originale (Scholé, 2019).
