Quasi duemila e cinquecento anni fa, Aristotele avviò la discussione sui diversi aspetti dell’organizzazione della polis definendo l’essere umano come “animale politico”, l’unico vivente capace di dar forma a comunità politiche. Da allora, pensatori antichi, moderni e contemporanei si sono susseguiti nel dare una propria definizione di che cosa è la politica, ognuna delle quali derivata dalle vicende particolari e dalle idee che a questo termine risultano associate nei diversi momenti storici: dalla polis all’Impero, dallo Stato alla sua crisi nella globalizzazione, fino alla nascita delle Relazioni Internazionali. Attraversando più di due millenni di riflessioni si giunge a riconoscere come l’espressione aristotelica conservi ancora il suo valore e ci induca a individuare nella politica non soltanto un “mezzo” o un tipo particolare di potere con leggi perenni, bensì soprattutto la forma specifica delle relazioni sociali con cui gli esseri umani organizzano e sperimentano la vita associata, oscillando fra l’obbedienza all’autorità costituita e la ricerca di spazi di libertà.
Damiano Palano è professore ordinario di Filosofia politica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove insegna Teoria politica dell’età globale e Scienza politica, e dove dirige il Dipartimento di Scienze politiche e il Centro per lo studio della democrazia e dei mutamenti politici (Polidemos). Per Scholé ricordiamo Bubble Democracy. La fine del pubblico e la nuova polarizzazione (2020). Ha curato, inoltre, i volumi di Gianfranco Miglio, Carl Schmitt. Saggi (2018) e Guerra, pace, diritto (2022 2ed.).
- sottotitolo
- Introduzione allo studio dei fenomeni politici
- autore
- Damiano Palano
- editore
- SCHOLE'
- pagine
- 320
- prezzo in euro
- 25
- data pubblicazione
- 2023
- collana
- SAGGI
- EAN
- 9788828405306
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D