Questo secondo tomo degli scritti di filosofia della religione di Romano Guardini raccoglie una serie di saggi la cui elaborazione è compresa nell’arco temporale che va dal 1950 al 1964. Il volume offre al lettore un primo quadro d’insieme dei risultati di una riflessione che ha occupato Guardini per oltre un quarantennio, costituendo uno dei suoi principali centri di interesse.
La continuità della riflessione di Romano Guardini è il frutto della sua precisa attitudine spirituale. Guardini nei diversi àmbiti in cui la sua riflessione si è svolta, ha inteso sempre mirare alla “cosa stessa”, tralasciando, talora con disarmante disinvoltura, di inseguire le mode filosofiche o le questioni critiche secondarie, così predilette dal fariseismo accademico, le quali costituiscono in molte circostanze un abile modo per eludere una comprensione oggettiva dei problemi. Questa regola ermeneutica a cui Guardini si è inflessibilmente attenuto nella sua opera, e che ne costituisce la forza e la capacità di attrazione, crediamo possa essere applicata con profitto all’interpretazione della sua stessa filosofia della religione, permettendo di far emergere il suo significato e la sua attualità.
ROMANO GUARDINI (1885-1968) è stato uno dei protagonisti della storia culturale europea del sec. XX. Presso la Morcelliana è in corso di stampa l’Opera Omnia.
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