Derrida e le arti
Il confronto con le arti e la letteratura è una costante nell’evoluzione del pensiero di Derrida. Mallarmé, Ponge, Artaud, Jabès, Joyce, Valéry, Adami sono alcuni dei protagonisti di un dialogo ininterrotto, che segna i passi fondamentali del cammino filosofico derridiano. In questo libro l’autore propone un commento critico dei saggi più significativi che Derrida ha dedicato alle arti e alla letteratura. Confrontarsi con questi testi, spesso oscuri ed enigmatici, significa accettare una sfida ermeneutica e cercare di “decifrare” gli innumerevoli significati nascosti tra le righe. Questo lavoro d’interpretazione produce un risultato duplice. Da una parte emerge chiaramente che – nonostante la diffidenza di Derrida nei confronti dell’estetica – l’incontro tra estetica e decostruzione è non solo possibile, ma anzi necessario. Dall’altra parte un’analisi approfondita dei testi consente di evidenziare i problemi e le difficoltà che sembrano caratterizzare l’approccio decostruzionista alle arti e ai testi letterari.
MARTINO FEYLES insegna Estetica alla Pontificia Università Lateranense. Si è occupato in particolare di problemi e autori dell’estetica contemporanea, della fenomenologia, della decostruzione. Recentemente ha pubblicato il volume Margini dell’estetica (Mimesis 2016) e ha curato, con Pietro Montani e Dario Cecchi, il volume collettivo Ambienti Mediali (Meltemi 2018).
- Autore
- Martino Feyles
- Titolo
- Derrida e le arti
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 256
- Collana
- Quaderni per l'università
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2018