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L'avvenire della religione
Disponibile dal 14 novembre
A partire dalla fine dell’Ottocento si intensifica in Francia il dibattito sul rapporto tra religione e laicità e si moltiplicano i tentativi di dialogo tra credenti e non credenti su questioni di interesse comune. In questo clima si colloca, a pochi mesi dall’inizio della Prima Guerra Mondiale, l’ultima conferenza di Émile Durkheim, testamento spirituale di un intellettuale che per decenni si è misurato con una dimensione della società dalla quale si sentiva distante eppure profondamente attratto. La religione è tanto universale e costante nella storia dell’umanità da non poter essere soltanto un’illusione. Ben più che un sistema di idee, è un sistema di forze che l’individuo sente in sé per far fronte alle prove e alle difficoltà della vita. Non esiste allora un’interpretazione esclusivamente razionale del sentimento religioso: l’unico modo per comprenderlo davvero è sentirlo così come lo sente il credente.
Émile Durkheim (1858-1917), uno dei fondatori della sociologia moderna, ha insegnato all’Università di Bordeaux e alla Sorbona di Parigi. Per Morcelliana ricordiamo, a cura di Carlo Prandi, Le forme elementari della vita religiosa. Il sistema totemico in Australia (2020).
- Autore
- Émile Durkheim
- Titolo
- L'avvenire della religione
- Curato e tradotto da
- Carlo Prandi
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 144
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- V
- Anno di pubblicazione
- 2025