La condizione postmediale
Dopo l'età postmoderna siamo entrati nell'età postmediale? La domanda presuppone che i media siano morti: ed è esattamente ciò che questo saggio sostiene. I dispositivi otto e novecenteschi che siamo ancora soliti chiamare "media" si sono in realtà dissolti negli apparati di commercio, controllo, combattimento, gioco, viaggio e relazione propri della società contemporanea.
La vita nella condizione postmediale implica una paziente ricostruzione del senso delle nostre pratiche quotidiane, attraverso tre grandi narrazioni epiche: la naturalizzazione della tecnologia, la soggettivazione dell'esperienza e la socializzazione del legame relazionale. Seguirne le tracce consente all'autore di tracciare un quadro problematico e articolato, in cui ritorna la domanda: quali spazi restano (o si aprono) per una progettazione dell'umano?
Ruggero Eugeni insegna Semiotica dei media presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano e Brescia. Tra le sue pubblicazioni Capitale algoritmico. Cinque dispositivi postmediali (più uno) (Scholé, 2021). Ha curato, con Giorgio Avezzù, l’edizione italiana del testo di Jean-Louis Baudry, Il dispositivo. Cinema, media, soggettività (La Scuola, 2017).
- Autore
- Ruggero Eugeni
- Titolo
- La condizione postmediale
- Sottotitolo
- Media, linguaggi e narrazioni
- Marchio editoriale
- Scholé
- Pagine
- Collana
- Orso blu
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2022
- Numero di edizione
- 1
- Prima edizione
- La Scuola 2015