Il volume offre un grande affresco sulla pedagogia del Novecento nelle sue varie articolazioni a partire dall’affermarsi della civiltà moderna: il movimento per l’educazione nuova, la pedagogia idealista e marxista, quella cattolica e quella della crisi, per finire con la nascita delle scienze dell’educazione. La prospettiva internazionale con cui l’autore guarda agli eventi della travagliata storia novecentesca si intreccia con la ricostruzione dei dibattiti italiani e le tesi dei principali protagonisti che li hanno animati, fra i quali Ardigò, Montessori, Gentile, Gramsci, le sorelle Agazzi. Con particolare attenzione viene seguita la transizione di metà Novecento contraddistinta dal graduale esaurirsi delle spinte puerocentriche e dall’emergere di nuove impostazioni psico e socio-pedagogiche fortemente declinate in senso funzionalistico. Un’ampia appendice sulla cultura educativa nel mondo nei primi due decenni del nuovo millennio arricchisce un’opera che costituisce ormai un classico della storiografia pedagogica del nostro Paese.
Giorgio Chiosso ha insegnato Storia della pedagogia e Pedagogia generale all’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Brescia) e nelle Università degli Studi di Lecce, Padova e Torino. È autore di numerosi studi sulla storia educativa e pedagogica tra Otto e Novecento. Tra le sue pubblicazioni: La pedagogia contemporanea (La Scuola, 2015); L’educazione degli italiani. Laicità, progresso e nazione nel primo Novecento (il Mulino, 2019); Il fascismo e i maestri (Mondadori, 2023).
