Tra materialità e trascendenza
Tra materialità e trascendenza
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Tra materialità e trascendenza

Tra materialità e trascendenza

9788837239800
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“Come si può adorare il legno e la pietra?” si chiedeva Marc Augé in apertura de Il dio oggetto, il suo celebre saggio sulla materialità del divino. La domanda era stata favorita dal suo incontro con gli dèi venerati presso le popolazioni del golfo del Benin, la cui “aggressiva materialità” aveva suscitato non poco scompiglio nella mente dell’antropologo francese. Il quesito scaturisce, prima ancora che dall’interesse scientifico, dal disagio dell’uomo occidentale – sia esso un missionario o un accademico – dinanzi alla materialità di ciò che nella sua (nostra) cultura è invece connotato da un’immateriale e incontrovertibile trascendenza. In questo numero di Henoch si analizza il sistema di credenze e simboli che nel Vicino Oriente antico faceva della statua un (s)oggetto materiale in grado di esercitare la propria influenza sulla realtà circostante. Di questa materialità agente, l’effige cultuale era la massima espressione, venendo considerata il corpo vivo di un dio. Perciò lo studio della statua vicino-orientale quale oggetto/soggetto, che agisce ed è agito, non può non focalizzarsi in larga parte sulle immagini divine. I saggi qui raccolti sono tutti, in modo più o meno esplicito, dipendenti dal quesito che aveva attanagliato i missionari prima e gli etnologi come Augé poi.

“How can one worship wood and stone?” wondered the French anthropologist Marc Augé in the opening of Le dieu objet, his famous essay on the materiality of the divine. The question had been fostered by his encounter with the gods worshipped among the peoples of the Gulf of Benin, whose “aggressive materiality” had caused no small stir in his mind. The question arises, even before scientific interest, from the discomfort of Western man – whether missionary or academic – faced with the materiality of what in his (our) culture is instead connoted by an immaterial and incontrovertible transcendence. This issue of Henoch examines the system of beliefs and symbols that in the ancient Near East made the statue a material subject/object capable of exerting its influence on the surrounding reality. The cultic effigy, being regarded as the living body of a god, was the highest expression of this agent materiality. Therefore, the study of the Near Eastern statue as an object/subject, acting and being acted upon, cannot but focus largely on divine images. The essays collected here are all, more or less explicitly, dependent on the question that had gripped missionaries first and ethnologists like Augé later.

THEME SECTION / SEZIONE MONOGRAFICA
Tra materialità e trascendenza
Le statue mesopotamiche come (s)oggetti agenti

Marinella Ceravolo - Lorenzo Verderame (eds.)

  • Marinella Ceravolo - Lorenzo Verderame, Introduzione
  • Davide Nadali, Comporre una statua. Forme e azioni nella creazione di un’immagine
  • Marinella Ceravolo, Anāku ul ēpuš, «Io non ho fatto». Il misconoscimento dell’operato umano nella manifattura della statua di culto
  • Lorenzo Verderame, La vita quotidiana (della statua) del dio nell’antica Mesopotamia
  • Ludovico Portuese, Worshipping Divine Statues in Ancient Assyria. Protocol, Emotions, and Etiquette
  • Annunziata Rositani, Di fronte alla mia statua, “Re di Giustizia”. La stele di Hammurabi come luogo di ascolto e di preghiera
  • Angelo Colonna, Ideali e idoli. La creazione della statua divina nella Stele di Neferhotep i da Abido
  • Caterina Moro, Mica (Giudici 17-18). Vita standard di un fabbricante di statue

ARTICLES / ARTICOLI

  • Avishai Bar-Asher, Lost and Found in Translation. The Kuzari Translations of Judah Ben Qardaniel and Other Medieval Translators
  • Alessia Bellusci, Art, Sacred Names, and Cultural Boundaries in Sasanian Babylonia. The Case of Two Babylonian Incantation Bowls in the Musée des Explorations du Monde in Cannes
  • Daniele Minisini, A Path in the Wilderness. Rethinking Isaiah 40:3 between the Serekh ha-Yaḥad and John the Baptist

BOOK REVIEWS / RECENSIONI

Sommario

Curatore scientifico
Lorenzo Verderame - Marinella Ceravolo (eds.)
Titolo
Tra materialità e trascendenza
Sottotitolo
Le statue mesopotamiche come (s)oggetti agenti. 2/2023
Marchio editoriale
Morcelliana
Pagine
256
Collana
Henoch
CategoriaEditore
R
CodiceStatoDisp
O
Anno di pubblicazione
2024
9788837239800
9788837239800
nessuna recensione
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