Il mondo estraneo
La storia più recente ha visto emergere una maggiore attenzione e sensibilità nei confronti dei disturbi psichici, molti dei quali furono studiati e definiti per la prima volta nel secolo scorso. Tra questi, la cosiddetta “perdita dell’evidenza naturale”, che ha a che fare con il disagio dell’uomo contemporaneo: un’alterazione nei rapporti uomo-mondo, una rottura all’interno degli orizzonti di senso, per cui l’individuo non si sente più a casa nella propria esistenza e percepisce il mondo come estraneo. Ogni cosa quotidiana – un abbraccio, una stretta di mano, un bacio – diventa un problema: tra filosofia, psicologia e antropologia, il volume esamina le implicazioni fenomenologiche del disturbo e analizza alcuni casi clinici connessi ai temi del movimento, dell’emotività e del corpo. Il confronto interdisciplinare si rivela la chiave necessaria per comprendere le strutture di senso che giustificano e mobilitano l’essere-nel-mondo quotidiano e per rendere maggiormente efficace l’intervento terapeutico.
Vincenzo Costa è ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università San Raffaele di Milano e docente della Scuola Lombarda di Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica (SLOP). Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Psicologia fenomenologica (Scholé, 2018); Fenomenologia della cura medica (con L. Cesana, Scholé, 2019).
Davide Liccione, psicoterapeuta, è direttore della SLOP. Tra le sue opere segnaliamo: Psicoterapia cognitiva neuropsicologica (Bollati Boringhieri, 20192).
Luca Vanzago è ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Pavia. Tra le sue ultime pubblicazioni: Leggere Il visibile e l’invisibile di Merleau-Ponty (Ibis, 2020).
- Curatore scientifico
- Vincenzo Costa - Davide Liccione - Luca Vanzago (eds.)
- Titolo
- Il mondo estraneo
- Sottotitolo
- Fenomenologia e clinica della perdita dell’evidenza naturale
- Marchio editoriale
- Schole'
- Pagine
- 160
- Collana
- Saggi
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2021