Il simbolo dà a pensare
Apparso nel 1959, questo saggio segna la svolta in Ricoeur dalla fenomenologia all’ermeneutica e rappresenta la cellula originaria di Finitudine e colpa, l’opera che consacrerà Ricoeur tra i maestri della filosofia contemporanea. Una svolta che avveniva attraverso il confronto con la fenomenologia della religione di Mircea Eliade, la psicoanalisi di Freud e Jung, gli studi sull’immaginazione poetica di Gaston Bachelard e la teologia della demitologizzazione di Bultmann. Il risultato è un’ermeneutica che, da un lato, giustifica il simbolo – sia esso religioso o culturale – in quanto “fonte non filosofica” della filosofia, dall’altro mostra come i simboli – i nomi dal senso molteplice attraverso i quali gli uomini hanno tentato di decifrare gli enigmi della vita – siano a pieno diritto cosa stessa del pensiero. Un’ermeneutica oggi più che mai attuale, in un tempo dove il ritorno del sacro e dei suoi simboli assume il volto violento degli idoli: «non avremo mai finito di distruggere gli idoli, al fine di lasciare parlare i simboli».
PAUL RICOEUR (1913-2005) è stato tra i più importanti filosofi della seconda metà del Novecento. Tra le sue numerose opere per Morcelliana ricordiamo: Tolleranza, intolleranza, intollerabile (2024); Il male. Una sfida alla filosofia e alla teologia (2024 7ed.); Kant, il male radicale e la religione (2023); Etica e morale (2023 3ed.); La persona (2023 7ed.); Kierkegaard. La filosofia e l’eccezione (2022 3ed.).
- Autore
- Paul Ricoeur
- Titolo
- Il simbolo dà a pensare
- Curato e tradotto da
- Ilario Bertoletti
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 80
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2025
- Numero di edizione
- 4
- Prima edizione
- 2002