La fine della civiltà
Negli anni tra il 1946 e il 1952 Benedetto Croce – meditando sulla barbarie nazifascista, la Seconda guerra mondiale e la minaccia del totalitarismo comunista – scrisse pagine che erano insieme un’interpretazione dell’ora presente e una rivisitazione dei fondamenti della sua filosofia. Gianfranco Contini parlò di un “nuovo Croce”. I saggi qui pubblicati – La fine della civiltà; L’Anticristo che è in noi; Il peccato originale; La vita, la morte e il dovere – fin dai titoli mostrano la loro “contemporaneità” nell’indagare «il negativo che vuol comportarsi come positivo ed essere come tale non più creazione ma, se così si potesse dire, dis·creazione». Un principio “distruttore del mondo” che persiste nel nostro tempo e che è forse la definizione più concisa e profonda del nichilismo, a cui il pensiero di Croce fa da argine. A dimostrazione della sua classicità, del suo continuo interrogarci.
BENEDETTO CROCE (1866-1952) è stato uno tra i maggiori filosofi del XX secolo.
Videopresentazione su Raicultura.it (22/12/2022)
Recensione su La Voce e il Tempo (25/12/2022)
Recensione su Il Giornale (20/11/2022)
Titolo consigliato su Radio 24 Ore - min. 18:40 circa (20/11/2022)
Recensione su L'Osservatore Romano (20/8/2022)
Recensione su Il venerdì di Repubblica (12/8/2022)
Recensione sul Giornale di Brescia (4/8/2022)
Segnalazione su 9colonne.it (29/7/2022)
- Autore
- Benedetto Croce
- Titolo
- La fine della civiltà
- Sottotitolo
- L’Anticristo che è in noi
- A cura di
- Ilario Bertoletti
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 112
- Collana
- Pellicano Rosso
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2022
- Numero di edizione
- 1