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Storia critica del voto scolastico
Numeri, lettere, giudizi. È difficile immaginare la scuola senza voti, simbolo di una cultura diffusa che si autolegittima. Essi riguardano la dimensione didattica come quella organizzativa, la certificazione come l’esortazione, il respingimento come la promozione. In questa cabala si riconoscono docenti, studenti e famiglie, intenti, giorno dopo giorno, a celebrare un rito, con le sue formule, i suoi incensi, le sue vittime sacrificali. Il volume ricostruisce per la prima volta in Italia la complessa e articolata vicenda della valutazione scolastica, dalle università medievali alle cosiddette “scuole senza voto” odierne. Una storia che guarda al presente per cercare di capirlo, districandosi in quel groviglio di elementi tra loro disuguali a cui diamo da secoli il titolo, odiato e glorificato, di voto.
Matteo Morandi è docente di Storia della pedagogia all’Università di Pavia, dove insegna anche Pedagogia generale e sociale. Tra le sue pubblicazioni per Scholé: La fucina dei professori. Storia della formazione docente in Italia dal Risorgimento a oggi (2021); ha curato, con Monica Ferrari, una storia della didattica in tre volumi: Maestri e pratiche educative in età umanistica (anche con Federico Piseri, 2019); Maestri e pratiche educative dalla Riforma alla Rivoluzione francese (2020); Maestri e pratiche educative dall’Ottocento a oggi (2020).
- Autore
- Matteo Morandi
- Titolo
- Storia critica del voto scolastico
- Marchio editoriale
- Schole'
- Pagine
- 272
- Collana
- Saggi
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2025