Vuoto e Pieno
Comprendere la pittura cinese significa coglierne il senso filosofico: immergersi in una cultura dove arte e sapere sono un tutt’uno irriducibile ai modi di comprensione occidentali. Interprete d’eccezione ne è François Cheng per la sua duplice identità, cinese d’origine e francese di adozione. Nella prima parte del volume la sua analisi si concentra sulla nozione di Vuoto come principio originario, dal punto di vista filosofico e semiologico: evocando il suo opposto – il Pieno – esso è un “segno indiziale”, pittorico ma anche calligrafico, da cui discende una pluralità di significati; transita nelle forme ma non si fissa in esse. La seconda parte verte sull’opera del pittore e maestro Shitao (1642-1707), dove pratica e teoria si integrano reciprocamente. L’idea di Vuoto rinvia a una concezione razionale e spirituale dell’universo, una dinamica vitale e figurativa di assenza e presenza che si riflette nella via della saggezza orientale.
FRANÇOIS CHENG, poeta e scrittore francese nato in Cina nel 1929, con la sua opera ha contribuito alla mediazione culturale fra Oriente e Occidente. Tra i suoi lavori tradotti in italiano ricordiamo, per Bollati Boringhieri: Cinque meditazioni sulla bellezza (2007); Cinque meditazioni sulla morte ovvero sulla vita (20152); Assisi. Un incontro inaspettato (2015); L’anima. Sette lettere a un’amica (2018).
- Autore
- François Cheng
- Titolo
- Vuoto e pieno
- Sottotitolo
- Il linguaggio pittorico cinese
- Curato e tradotto da
- Marcello Ghilardi
- Marchio editoriale
- Morcelliana
- Pagine
- 240
- Collana
- Estetica
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- D
- Anno di pubblicazione
- 2023
- Numero di edizione
- 2
- Prima edizione
- 2016