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Oliviero Toscani
Disponibile dal 18 luglio
Oliviero Toscani (1942-2025) non era in senso stretto né un educatore, né un provocatore né un comunicatore, ma nel suo lavoro ha attraversato queste tre dimensioni con una carica rivoluzionaria. Come educatore ha trasmesso conoscenza attraverso la forza delle immagini, senza imporre verità ma incoraggiando il pensiero critico. Come provocatore ha scardinato certezze, mettendo in discussione i codici della pubblicità e trasformandola in uno strumento di riflessione sociale. E come comunicatore ha saputo tradurre idee complesse in immagini immediate e universali. Toscani ha usato le sue campagne per smascherare le contraddizioni del consumismo e della società, facendo della fotografia uno strumento di critica, consapevolezza, cambiamento. Paolo Landi, suo amico e collaboratore per molti anni, lo ricorda in questo racconto lungo: un primo tentativo di collocare criticamente una figura spesso fraintesa, offrendo al contempo una riflessione sul mutamento della cultura industriale alla fine del secolo scorso, preludio ai grandi cambiamenti introdotti dall’era digitale.
Paolo Landi, una lunga esperienza professionale nella comunicazione, ha pubblicato vari libri sull’uso consapevole dei media, tra cui Manuale per l’allevamento del piccolo consumatore (Einaudi, 2000); Volevo dirti che è lei che guarda te. La televisione spiegata a un bambino (Bompiani, 2006); Impigliati nella Rete (Bompiani, 2008); Instagram al tramonto (La Nave di Teseo, 2019); La dittatura degli algoritmi (Krill Books, 2024); Dalla parte di Chiara. Il caso Ferragni e la società incivile (con Marco Montanaro, Krill Books 2024). Nel catalogo Scholé, La pubblicità non è una cosa da bambini (2009).
- Autore
- Paolo Landi
- Titolo
- Oliviero Toscani
- Sottotitolo
- Comunicatore, provocatore, educatore
- Marchio editoriale
- Schole'
- Pagine
- 192
- Collana
- Orso blu
- CategoriaEditore
- V
- CodiceStatoDisp
- V
- Anno di pubblicazione
- 2025